Compro oro, perché piacciono agli italiani

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Gli ultimi tre lustri sono stati segnati, profondamente, dalla crisi economica, che ha avuto avvio dall’inaspettato default di Lehman Brothers. L’Italia è stata una delle nazioni più colpite, con interi settori che hanno visto i propri profitti scendere verticalmente. In non pochi casi, purtroppo, alcune aziende sono state costrette a chiudere definitivamente, lasciando nello sconforto un numero elevato di famiglie.

In senso più ampio, la grande crisi economica del 2008 ha scalfito, significativamente, il potere d’acquisto degli italiani, facendo registrare il terzo più pesante decremento dell’intera Unione Europea: peggio solo Grecia e Cipro. Non c’è da stupirsi, di conseguenza, se alcuni settori, in modo totalmente anticiclico, ha fatto registrare un aumento del proprio giro d’affari.

Perché un compro oro è conveniente

Tra questi, una menzione particolare la merita il comparto dei compro oro, che nell’ultimo decennio hanno dimostrato quanto possano essere al fianco dei cittadini qualora necessitassero di un po’ di liquidità. Il fenomeno dei compro oro, tuttavia, ha origine alla fine degli anni ‘90, quando lungo lo Stivale sono spuntati ad ogni angolo delle strade delle nostre città, piccole o grandi che siano.

Ma il consolidamento del settore, a conti fatti, è avvenuto dal 2010 ad oggi, con una crescita estremamente elevata negli ultimi diciotto mesi. È inutile negare come la pandemia abbia creato un clima di incertezza, in alcuni casi di grande difficoltà, in una vasta fetta del paese, che ha dovuto affrontare qualche difficoltà dal punto di vista economico. Ed i compro oro, in tal senso, hanno rappresentato la soluzione per eccellenza.

D’altro canto, a differenza del mondo del credito, le commissioni da dover sopportare sono decisamente inferiori. Quando si richiede un prestito, infatti, bisogna restituire la somma ricevuta maggiorata dagli interessi, oltre a dover pagare alcune spese relative all’istruttoria della pratica, l’incasso mensile delle rate ed altri oneri.

Scegliendo https://www.mvsgioielli.it/, è possibile ottenere una somma estremamente utile per finanziare le piccole o grandi spese, senza dover sostenere degli ingenti oneri dal punto di vista economico. E gli italiani, a quanto pare, sembrano averlo capito.

Oro ma non solo: cosa si può vendere ad un compro oro?

Nell’ultimo anno e mezzo, il business complessivo dei compro oro è cresciuto di oltre il 50%, sostituendo la funzione storica che assurgeva, un tempo, il banco dei pegni. Quando si decide di vendere un proprio bene prezioso, di conseguenza, le opportunità a disposizione dei consumatori sono estremamente elevate.

E ricalcando quanto avviene in altri settori, come ad esempio in ambito assicurativo quando si deve stipulare la RCA, è consigliato procedere alla comparazione delle offerte. Tutti i compro oro, infatti, sono tenuti a consegnare un preventivo d’acquisto, dove devono essere indicati tutti i dati relativi al bene oggetto della trattativa.

All’interno dello stesso devono essere compresi: data e ora; descrizione dettagliata degli oggetti venduti, dalla tipologia al peso, passando per le caratteristiche del metallo; presenza di due fotografie digitali nitide dell’oggetto venduto; annotazione sulla scheda d’acquisto della quotazione in borsa dell’oro; rilascio della ricevuta di pagamento, con importo e tipologia di pagamento; fotocopia documento d’identità del venditore.

Il compro oro, tuttavia, non tratta solo l’acquisto del più nobile metallo esistente al mondo. Ci si può rivolgere ad esso, ad esempio, per la vendita di un orologio. Quelli di maggior pregio sono, ad esempio, quelli in grado di far sì che il cliente ottenga un ottimo profitto economico: alcune marche come Bulgari, Cartier, Rolex e Tiffany, solo per citarne alcune, vengono spesso pagate ad un ottimo prezzo dagli esercenti dei compro oro, senza svalutare il valore come avviene, talvolta, nella vendita tra privati.